Diventa un volontario

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PERCHÈ E COME DIVENTARE VOLONTARIO

Casa Vincenziana apre le porte a tutti coloro che desiderano impegnarsi concretamente nel divulgare i valori di San Vincenzo de Paoli sul nostro territorio. La nostra realtà è frutto delle persone che la vivono, arricchisci il tuo tempo libero facendo del bene per te e per ali altri.

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L’ESPERIENZA DI ROBERTO

Da diversi anni sono volontario alla mensa feriale della Casa Vincenziana di Via Primo Tatti.
Nel servizio si alternano volontarie e volontari sotto la direzione delle Suore con una presenza giornaliera che, in questi ultimi tempi, è arrivata a circa cento pasti al giorno, divisi in tre turni. Per accedere alla mensa è necessario munirsi di un buono che viene rilasciato dall’ufficio PORTA APERTA, dopo un colloquio con l’interessato.

Ho cominciato questo impegno per occupare le ore libere del mattino in un lavoro utile e con la possibilità di fare nuove conoscenze. A poco a poco, modificandosi anche la personalità dei frequentatori con l’arrivo degli extracomunitari, è aumentata in me la consapevolezza che il nostro aiuto non deve essere solo materiale, ma anche condivisione delle difficoltà che le persone incontrano.

Queste parole, tratte dalla preghiera dei Vincenziani “Signore, fammi buon amico di tutti, fa’ che la mia persona ispiri fiducia… Liberami dall’egoismo perché ti possa servire, perché ti possa amare, perché ti possa ascoltare in ogni fratello che mi fai incontrare.” sono diventate il mio credo e nel nostro servizio dobbiamo evangelicamente dire: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare.”

Roberto Pozzi

L’ESPERIENZA DI MONICA

É iniziato tutto quasi per caso. La mia amica Anna mi ha consigliato: “Perché non provi alla mensa di via Tatti?” La cosa mi è piaciuta subito anche perché la mia mamma Maria Stella, dama di san Vincenzo di San Giuliano, già ci andava.
È stato amore a prima vista. Suor Giulia allora superiora è tuttora responsabile della mensa, è una persona speciale e unica. È una bergamasca purosangue con tempra e carattere fortissimo. Ha avuto un percorso di vita molto impegnativo ed è stata più volte nella sede centrale di Parigi sempre con mansioni direttive. A lei si può parlare di tutto, chiederle qualsiasi consiglio, lei è sempre disponibile con le giuste risposte. Certo, non si risparmia neanche nei rimproveri ma sempre per rendere la Mensa un ambiente caldo e accogliente. La sua inseparabile compagna è suor Graziella, attuale nostra superiora amatissima e apprezzata. Molto vivace e sempre presente, tiene testa a tutti. Lei arriva da Torino. É stata per molti anni maestra di scuola materna, ma, detto da lei, il lavoro in mensa è quello che più le si addice e che le piace. Era con noi anche suor Elsa che per motivi di salute ha dovuto ritirarsi nella loro casa di riposo di Pallanza. Dolce, sorridente, sempre. Dice che sono il suo angelo custode, naturalmente il complimento è immeritato, ma a me fa piacere lo stesso. Quando le telefono, mi chiede di quelli che lei chiama “i nostri ospiti e mi dice che prega per tutti loro. Si perché sono persone particolari a cui ci si affeziona. La vita di tutte queste persone non è facile, per tanti è vero che la strada è una scelta ma tutti hanno avuto percorsi difficili. Il lavoro del Volontario della mensa è un lavoro non sempre facile, ma basta essere gentili, comprensivi e soprattutto discreti. Non bisogna mai fare domande, sono loro, gli ospiti che quando lo vogliono vengono incontro. É una bellissima esperienza: sono maturata e cresciuta. Devo dire che poi, senza accorgermi, mi è cambiato il carattere. lo, timidissima da giovane, cresciuta da genitori eccezionali ma severissimi, sono stata sempre bloccata un pochino dalla timidezza e dal troppo rigore. Il mio rapporto con il prossimo è sempre stato difficile, a volte non riuscivo a spiccicare parola. Devo dire che crescendo un pochino sono migliorata. Ma la mensa mi ha aiutato.

Monica

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